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Shoah, Segre a presentazione ‘Il nemico ideale’ di Nathania Zevi

AttualitàShoah, Segre a presentazione 'Il nemico ideale' di Nathania Zevi

Giovedì 17 ottobre alla Camera di commercio di Roma
Roma, 15 ott. (askanews) – Il nemico ideale, l’ebreo, è il collega, l’amico, il vicino di casa “certamente ricco”, “che non si sente italiano”, che sposa un altro ebreo “perché stanno sempre tra di loro”, che suscita odio “perché sono tutti intelligenti”, che non ha il passaporto italiano ma quello israeliano. Di antisemitismo e di come questo sia una piaga più che mai attuale parla il libro “Il nemico ideale” della giornalista Nathania Zevi, edito da Rai Libri, che sarà presentato giovedì 17 ottobre a Roma alla presenza della senatrice a vita Liliana Segre.
L’appuntamento è alle 17 alla Camera di Commercio di Roma, sala del Tempio di Vibia Sabina e Adriano in piazza di Pietra. Insieme a Segre parteciperanno il generale Pasquale Angelosanto, coordinatore nazionale per la lotta contro l’antisemitismo, e lo storico Andrea Riccardi, fondatore della comunità di Sant’Egidio. Modera Massimo Franco, editorialista del Corriere della sera.
L’antisemitismo, secondo l’autrice, non è mai stato davvero superato, può rimanere latente per anni per poi esplodere, in qualsiasi angolo del Pianeta, in maniera violenta e devastante. La giornalista Nathania Zevi lo analizza e lo racconta partendo dai fatti drammatici dell’attualità. Quella del sentimento antisemita è una storia antica che, nel tempo, ha subito delle evoluzioni, prendendo forme nuove e subdole. Stereotipi del passato, difficilissimi da sradicare, trovano oggi canali di amplificazione sempre più potenti. L’antisemitismo vive e si manifesta nella società reale e sul web, nei luoghi di lavoro come nella scuola e allo stadio. I social media fanno da cassa di risonanza per tutti i tipi di ostilità e gli ebrei sono tornati a essere nel mirino dei complottisti nelle accezioni più fantasiose: untori, avvelenatori di pozzi, membri di un’ élite mondialista, plutocrati che tramano nell’ombra.
Per Zevi mai come ora, anche alla luce dei drammatici eventi dell’ attualità, la conoscenza del fenomeno a partire dai fatti rappresenta il punto di partenza necessario per un’analisi imprescindibile.

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