“È un dispositivo che dà un alto livello di flessibilità e di personalizzazione dell’esperienza e ha un touchscreen, quindi uno schermo, che permette al consumatore di essere in pieno controllo, sia di poter comprendere esattamente a che punto dell’esperienza si trova, sia di poter utilizzare la batteria in maniera flessibile e soprattutto una pausa dell’esperienza fino a otto minuti. Quindi questo risponde all’esigenza del consumatore ed è la miglior forma di realizzare un futuro senza fumo”.
L’annuncio del nuovo dispositivo è avvenuto in concomitanza con il decimo anniversario dal primo lancio di IQOS, avvenuto nel 2014 in anteprima mondiale in Italia e Giappone. È poi intervenuto Marco Hannappel, Presidente e Amministratore Delegato di Philip Morris Italia, che relativamente alla visione dell’azienda di realizzare un furo senza fumo ha dichiarato:
“È uno statement fatto al nostro board nel 2020, che oggi ha portato l’azienda ad avere quasi il 40% dei propri fatturati netti globali su prodotti di nuova generazione, 10 anni di investimenti, 12 miliardi in ricerca e sviluppo, il più grande impianto produttivo di Philip Morris al mondo è stato fatto in Italia – ad oggi il più grande investimento estero industriale di questo Paese in questo secolo, con un investimento totale da un miliardo e mezzo – una filiera integrata che parte dall’agricoltura, su cui in questi ultimi 20 anni abbiamo investito due miliardi e mezzo di euro, con piani quinquennali rinnovati con Coldiretti”.
Infine abbiamo parlato con Gianluca Iannelli, Head of Smoke-Free Products Category di Philip Morris Italia:
“A distanza di 10 anni ci sono state 7 generazioni di device lanciate in Italia, sempre con una grande attenzione all’innovazione tecnologica. Oggi qui a Milano lanciamo il nuovo Iqos Iluma i Prime, il miglior Iqos di sempre. Dopo 10 anni, un importante traguardo che abbiamo raggiunto è quello degli oltre 2 milioni di consumatori italiani che hanno abbandonato le sigarette tradizionali per passare ai prodotti senza combustione. Vogliamo chiaramente continuare ad accrescere questo numero e che in qualche modo le sigarette tradizionali diventino un pezzo da museo, lo facciamo però sempre con un occhio alla sostenibilità”.
Un modello internazionale di successo, quello di Philip Morris, che coinvolge circa 8.000 imprese italiane di fornitura e servizi, genera occupazione per circa 41.000 persone su tutto il territorio nazionale e contribuisce ogni anno all’economia italiana per oltre 10 miliardi di euro, pari allo 0,5% del PIL nazionale.