Roma, 26 gen. (askanews) – Sono 4 i ricercatori dell’IRCCS San Raffaele che sono stati inseriti nella classifica mondiale degli scienziati con livello più elevato di produttività scientifica elaborata dai ricercatori dell’Università di Stanford e pubblicata sulla rivista scientifica PLOS Biology. Si tratta del prof. Paolo Maria Rossini, responsabile del Dipartimento Neuroscienze e Neuroriabilitazione dell’IRCCS San Raffaele; del prof. Fabrizio Stocchi, responsabile del Centro Parkinson, parkinsonismi e disturbi del movimento presso l’IRCCS San Raffaele e ordinario di neurologia all’Università Telematica San Raffaele; del prof. Giuseppe Rosano, responsabile della Ricerca preclinica e traslazionale dell’area cardiovascolare dell’IRCCS San Raffaele e ordinario di cardiologia all’Università San Raffaele e del professor Stefano Bonassi, responsabile dell’Unità di Epidemiologia Clinica e Molecolare dell’IRCCS San Raffaele e ordinario di Igiene Generale e Applicata dell’Università San Raffaele. Lo studio, condotto dal professor John Ioannidis dell’Università di Stanford, ha esaminato 8,6 milioni di ricercatori di atenei e centri di ricerca di tutto il mondo, identificando gli scienziati che si sono maggiormente distinti sulla base del numero di pubblicazioni e di citazioni nelle relative aree disciplinari. La Stanford University ha, infatti, redatto un aggiornamento di uno studio di bibliometria, la scienza che utilizza tecniche matematiche e statistiche per analizzare la quantità, la qualità e la diffusione delle pubblicazioni all’interno delle comunità scientifiche. Dal rapporto emergono due classificazioni, una basata sull’intera carriera dei ricercatori e una riferita al 2021. Le liste sono state prodotte facendo riferimento a 22 aree scientifiche e 176 sottocategorie, dall’astrofisica alla zoologia, secondo una classificazione del profilo dell’autore ottenuta con avanzate tecniche di machine learning, intese a produrre risultati normalizzati e quindi confrontabili tra le diverse aree scientifiche. Il risultato è una fotografia di oltre 195 mila scienziati che si distinguono per autorevolezza scientifica e che rappresentano il 2% di una platea totale di ben 8,6 milioni di ricercatori di Università e centri di ricerca di tutto il mondo. Per ogni ricercatore viene indicato il settore in cui è attivo, il ranking corrispondente, le citazioni e il relativo h-index. L’indice ottenuto misura l’impatto in termini citazionali di ciascun ricercatore e di ogni singolo lavoro.