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A Treviso il Campionato Mondiale di Tiramisù, vincono due veneziane

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Edizione 2024 dedicata al tema delle radici italiane all’estero

Treviso, 14 ott. (askanews) – Sono Nadia Ceoldo di Salzano per la ricetta originale e Isabella Bucciol di Portogruaro per la ricetta creativa le vincitrici della Tiramisù World Cup 2024, dedicata al tema “Treviso e le Radici”, nell’anno delle Radici Italiane all’estero, l’iniziativa del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Tre giorni con 240 concorrenti a Treviso si sono dati battaglia a colpi di mestolo e frullatore per decretare il miglior Tiramisù del mondo, per la ricetta originale (sei ingredienti: uova, zucchero, mascarpone, savoiardi, caffè e cacao) e in quella creativa (con la possibilità di aggiungere tre ingredienti e di sostituire il biscotto). Bucciol di Portogruaro, infatti, nella ricetta creativa ha aggiunto polvere di liquirizia, marmellata di arance e croccante di arachidi. L’ottava edizione ha visto anche un ricco programma di appuntamenti a cui hanno partecipato appassionati da tutto il mondo del celebre dolce: in particolare, un momento è stato dedicato a Roberto “Loli” Linguanotto, padre del Tiramisù di Treviso recentemente scomparso.Francesco Redi, ideatore della manifestazione, fondatore di Twissen che organizza l’evento: “Quest’anno abbiamo – dice – un tema nuovo, il tema delle radici; il 2024 è infatti dedicato al tema delle radici e noi lo dedichiamo a tutti gli italo-discendenti che mangiano il Tiramisù dove vivono adesso ma che arrivano anche a Treviso per la competizione. Abbiamo, infatti, più del 30% degli iscritti stranieri, più del 40% fuori regione, il resto sono veneti che mantengono la tradizione del tiramisù”. Tante le sfide per il prossimo futuro. “Ogni anno è sempre più bello. Vorremmo ingrandirci ancora, per questo andiamo all’estero per le gare perché il Tiramisù è un patrimonio di tutti, è diventato un simbolo incredibile dell’Italia, è un campione del mondo. Si è sviluppato nel mondo più velocemente di Google. E per noi è una grande responsabilità, è una sfida per raggiungere più persone possibili perché ce lo stanno chiedendo”, conclude Redi.

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