ROMA – La giornalista della Rai Lucia Goracci, intervistata da Fabio Fazio a Che tempo che fa, torna sull‘aggressione alla sua troupe in Libano, precisamente a Jiyeh, vicino Sidone.
Nell’attacco è morto Ahmad Akil Hamzeh, l‘autista locale della troupe, colpito da un infarto:
“Era una persona di poche parole – racconta Goracci – , non conosceva bene neanche l’inglese. E purtroppo soffriva di cuore. Noi siamo stati vittima di un’improvvisa esplosione di collera, perché siamo arrivati sul luogo di un bombardamento e siamo stati aggrediti. Non erano armati, è stato scritto ma non è così: hanno preso delle grosse pietre e certamente volevano farci molto male ma erano i familiari delle vittime (del bombardamento, ndr).
“C’è stato un cambio di clima nelle persone nei nostri confronti dall’omicidio di Hassan Nasrallah – aggiunge la reporter – . Percepiti come diversi, distanti. Chi non è visto come insensibile viene vissuto come avverso, almeno in alcune parti del Libano. Pur provando a spiegare che sei sul campo a raccontare la guerra, molti lo capiscono altri purtroppo non lo sentono”.
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