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Il futuro incerto degli ITS d’Italia: la situazione nel Lazio

PoliticaIl futuro incerto degli ITS d’Italia: la situazione nel Lazio

ROMA – Una riforma importante quella che ha fatto nascere in tutt’Italia gli Istituti Tecnologici Superiori, e sulla quale il Governo nazionale sta puntando molte carte. Per adesso le Regioni, dopo ampia inchiesta, stanno procedendo in ordine sparso.

Obiettivo comune, da tutte rivendicato, quello di ampliare la formazione di tecnici con elevate competenze tecnologiche e tecniche professionali, allo scopo di colmare la mancata corrispondenza tra la domanda e l’offerta di lavoro a partire dal proprio territorio.

Per quanto riguarda la Regione Lazio abbiamo rivolto tre domande a Giuseppe Schiboni, assessore con delega al Lavoro, Università, Scuola, Formazione, Ricerca, Merito.

L’IPOTESI 4+2

Considerando che il Ministero sta sperimentando una nuova formula di quattro anni di scuole superiori più due anni di ITS, e tenendo presente che gli avvisi per le Fondazioni ITS vengono pubblicati sempre dopo la maturità, rendendo difficile intercettare i giovani neodiplomati, non sarebbe auspicabile anticipare l’uscita degli avvisi a gennaio, così da consentire alle Fondazioni di orientare i candidati fino a maggio verso i percorsi ITS?

“La possibilità di anticipare gli avvisi all’inizio dell’anno scolastico è legata alla disponibilità sul bilancio regionale delle risorse finanziarie a copertura degli stessi. Inoltre, le risorse ministeriali transitano sul bilancio regionale non prima dei mesi di marzo/aprile. Pertanto, pur restando ferma la volontà della Regione di anticipare gli avvisi in tempi congrui per l’orientamento dei ragazzi, non possiamo prescindere dalle tempistiche legate alla disponibilità delle risorse economiche”.

Dato che il Ministero fa riferimento a una programmazione triennale, non sarebbe più efficace strutturare di comune accordo con le Fondazioni un piano triennale, evitando così che i progetti vengano bloccati da cavilli tecnici piuttosto che per questioni sostanziali?

“La Regione ha competenza esclusiva in materia di istruzione e formazione professionale. Il Piano Territoriale Triennale per l’Istruzione e la Formazione Tecnica Superiore è una programmazione ad ampio respiro che già viene adottata con una deliberazione della Giunta regionale ed è a monte delle singole programmazioni annuali predisposte dalla struttura amministrativa competente. Al fine di condividere la programmazione triennale con i principali stakeholder del sistema dell’istruzione e della formazione, è in fase di istituzione un Tavolo tecnico permanente con funzioni consultive, di analisi e confronto, a cui parteciperanno anche i rappresentanti delle Fondazioni ITS Academy”.

Non sarebbe meglio lavorare più in sinergia con le 16 Fondazioni come accade in altre regioni per migliorare l’offerta formativa e il sistema ITS?

“La Regione ha già avviato la procedura per la costituzione della Rete ITS Academy del Lazio che nasce dalla necessità di promuovere la cooperazione tra le Fondazioni nella programmazione, nonché la condivisione di linee programmatiche di medio periodo, al fine di favorire un’efficace ed efficiente pianificazione regionale delle risorse, offrendo la possibilità di intercettare e soddisfare i fabbisogni formativi dei territori”.

L’articolo Il futuro incerto degli ITS d’Italia: la situazione nel Lazio proviene da Agenzia Dire.

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