Risente di rialzo tassi ma anche di stretta Ue su consumi energia
Roma, 25 gen. (askanews) – Lo European Systemic Risk Board ha pubblicato un documento di raccomandazioni sulle vulnerabilità nel settore dell’immobiliare commerciale dei paesi dell’Unione Europea, su cui rileva una molteplicità di rischi tra i quali vi sono anche quelli correlati all’inasprimento degli standard sull’efficienza energetica che la stessa Ue sta imponendo in maniera sempre più accelerata.
Nello studio l’ente, che ha sede presso la Bce e alla cui struttura si appoggia, anche se ne è distinta (ma è presieduta sempre da Christine Lagarde), sollecita Paesi e autorità Ue a migliorare il monitoraggio dei rischi sistemici che derivano da questo segmento, dato che “è cruciale per identificare i potenziali rischi sulla stabilità finanziaria e valutare le possibili risposte”.
Con un comunicato, l’Esrb rileva che la natura delle vulnerabilità varia tra paese e paese nell’area economica europea ma che attualmente l’immobiliare commerciale è esposto ai rischi ciclici correlati all’elevata inflazione, all’inasprimento delle condizioni di finanziamento che limitano i margini per rinnovare i debiti esistenti e per assumere nuovi prestiti , ma anche al “marcato deterioramento delle prospettive di crescita” a seguito della guerra russo ucraina.
Inoltre secondo l’ente prudenziale vi sono vulnerabilità correlate “ai cambiamenti strutturali, incluso l’impatto delle politiche sul clima, con standard più rigorosi sugli edifici”. Altri rischi derivano dallo spostamento verso l’e-commerce.
Infine, le misure che i governi hanno imposto a motivo del Covid, i vari lockdown e le restrizioni alle attività, hanno accelerato la domanda per flessibilità sugli uffici in leasing, dato che i modelli di lavoro ibridi o da remoto sono diventati più diffusi.