ROMA – Per aiutare le coppie che desiderano figli, ma hanno problemi di infertilità, ha aperto all’ospedale Colombo di Velletri l’ambulatorio di I livello dell’Infertilità, in convenzione con il centro di Procreazione Medicalmente Assistita dell’ospedale Sandro Pertini di Roma.
La novità è stata presentata dal commissario della Asl Roma 6, Francesco Marchitelli, il direttore sanitario della Asl Roma 6, Vincenzo Carlo La Regina, insieme all’assessore regionale al Bilancio, Giancarlo Righini, alla consigliera regionale di FdI, Edy Palazzi, al procuratore della repubblica di Velletri, Giancarlo Amato, al professor Rocco Rago dell’ospedale Pertini e al sindaco di Velletri, Ascanio Cascella.
PETRIGLIA: “UN PROGETTO CHE AIUTERÀ TANTISSIME COPPIE”
La dottoressa Cecilia Petriglia, Responsabile dell’ambulatorio, garantirà un’adeguata valutazione e un percorso diagnostico per le coppie che desiderano approfondire le proprie condizioni di fertilità. “L’idea di questo progetto è nata due anni fa, in collaborazione col centro di Pma (procreazione medicalmente assistita, ndr) dell’ospedale Sandro Pertini che ci ha aiutato nello sviluppo del progetto ad e acquisire tante innovazioni, per poi aprire qui a Velletri un ambulatorio per la presa in carico e lo studio delle coppie del territorio della Asl Roma 6 con problemi di fertilità o in cerca di una gravidanza- ha spiegato all’agenzia Dire la dottoressa Petriglia- Nonostante le avversità che abbiamo incontrato siamo molto felici di avere realizzato questo progetto che aiuterà tantissime coppie”.
Le coppie potranno accedere a prestazioni di alta qualità e a un supporto professionale, con l’obiettivo di migliorare le possibilità di concepimento. L’ambulatorio non solo contribuirà a ridurre i tempi di attesa per le visite, ma offrirà anche un ambiente accogliente e dedicato, dove le coppie potranno sentirsi sostenute e comprese nel loro percorso.
“La coppia si dovrà preoccupare solamente di decidere di iniziare il percorso, prenotare una prima visita all’ospedale di Velletri tramite il Cup, chiedendo specificamente dell’ambulatorio per l’infertilità e avendo l’impegnativa del medico di base per visita ginecologica per infertilità e visita urologica per infertilità- ha aggiunto la dottoressa Petriglia- Da quel momento in poi penseremo noi alle coppie, tutto il percorso sarà interno e la coppia affidandosi a noi non si dovrà più preoccupare di fare altre prenotazioni, andare in giro per fare esami perché tutto verrà fatto dentro il nostro servizio.
Se ci saranno le possibilità di fare avere alle coppie una gravidanza nel modo più spontaneo e naturale possibile lo faremo, se ci sarà necessità di effettuare interventi di chirurgia potranno essere fatti dentro il nostro ospedale”. Se invece “dallo studio della coppia dovessero emergere indicazioni di dovere ricorrere a una tecnica di secondo livello, quindi di procreazione medicalmente assistita, le nostre coppie, attraverso un percorso interno, verranno inviate al centro di Pma dell’ospedale Pertini senza dovere rifare il giro di prenotazioni esterne- ha concluso Petriglia- e arriveranno lì come coppie già ‘studiate’ e quindi pronte per essere messe in lista di attesa per sottoporsi alla tecnica di pma”.
“VICINI ALLE COPPIE CHE NON RIESCONO AD AVERE FIGLI, SONO IL 15%”
Per la consigliera Palazzi “questo è un giorno importante per il territorio dei Castelli romani. Da oggi abbiamo un ambulatorio che vogliamo chiamare della fertilità, perché vogliamo dare una possibilità alle nostre giovani coppie. Purtroppo il 15% di loro non riescono ad avere figli, noi vogliamo essere vicini e questo ambulatorio, insieme all’ospedale Pertini, faranno in modo che ci sia maggiore attenzione su questo tema”. Il sindaco Cascella ha voluto ringraziare “la Regione, la direzione sanitaria e l’ospedale per tutto il lavoro straordinario che state portando avanti e le grandi sfide raggiunte per riportare i servizi vicino ai cittadini. Questo poi è uno dei più belli perché dare l’opportunità di avere figli è la cosa più bella che c’è”.
MARCHITELLI (ASL RM6): “VOGLIAMO ACCOMPAGNARE I SOGNI”
“Il nostro compito è costruire ponti tra realtà, fare sinergia, prendere ciò che abbiamo come reti e rapporti e metterlo al servizio delle persone”. Così il commissario della Asl Roma 6, Francesco Marchitelli, ha commentato all’agenzia Dire l’apertura all’ospedale Colombo di Velletri dell’ambulatorio per combattere l’infertilità di coppia.
“E’ un dato che l’età media del primo figlio per le donne sia passata negli ultimi 30 anni da 25 a 35 anni- ha spiegato il commissario- Noi vogliamo prendere per mano e accompagnare una società che cresce, evolve, i sogni e i desideri delle persone, oltre alla loro salute, perché tutti possano avere le stesse opportunità”.
L’ambulatorio appena inaugurato “è l’ultimo presidio in questo senso nell’Italia centro-meridionale- ha sottolineato Marchitelli- Dopo di noi, a sud di Velletri, non c’è più nulla dal punto di vista di questo tipo di struttura. Quindi noi serviremo una popolazione molto ampia e ci fa piacere. Purtroppo il 15% di coppie ha problemi di fertilità ma noi li vogliamo trasformare in un inno alla vita e in quella rinascita dell’ospedale Paolo Colombo di cui oggi festeggiamo il momento più bello: quello dei nastri rosa e celesti”.
ASSESSORE RIGHINI: “NUOVA PERLA AL COLOMBO”
“Aggiungiamo un’ulteriore perla a questo ospedale che non è solo di Velletri, perché qui sono nate centinaia di migliaia di persone che venivano da tutta l’area dei Castelli romani. E’ stato un ospedale di riferimento anche per tante cure. Ho visto qui medici che hanno rappresentato autentiche eccellenze del sistema sanitario regionale. Stiamo restituendo il maltolto”. Così l’assessore regionale al Bilancio, Giancarlo Righini, ha commentato l’inaugurazione dell’ambulatorio contro l’infertilità di coppia all’ospedale Colombo di Velletri.
“E’ una sfida che abbiamo raccolto e si sta dimostrando giusta. Sono promesse mantenute- ha proseguito Righini- E’ un percorso lungo e faticoso anche perché siamo in una struttura che ha bisogno di un investimento importante sul consolidamento infrastrutturale”.
Per Righini “questo ambulatorio è pronto per dare da subito i risultati, cioè garantire una maggiore fertilità e contrastare così il tema della denatalità. Inoltre un ospedale è gioioso se dentro c’è un punto nascita”. L’assessore ha ritrovato nel nosocomio “uno spirito di squadra. Prima qui si contestavano le chiusure oggi si celebrano riaperture che restituiscono possibilità di crescita professionale a chi è alla fine della propria vita lavorativa e trasmette entusiasmo ai nuovi medici che arriveranno”.
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