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Mostre, al Rifugio digitale ‘Solstice’ di Claudine Doury

AttualitàMostre, al Rifugio digitale 'Solstice' di Claudine Doury

Fino al 13 ottobre nello spazio espositivo di Firenze
Roma, 25 set. (askanews) – Fino al 13 ottobre Rifugio Digitale presenta la mostra ‘Solstice’, della fotografa Claudine Doury, che rappresenta la settima e ultima tappa del ciclo espositivo dedicato alla fotografia contemporanea Homecoming, ideato da Irene Alison e curato da Irene Alison e Paolo Cagnacci.
L’evento è organizzato in collaborazione con Forma Edizioni e l’Associazione InFoto Firenze e grazie al supporto di Gruppo AF e Banca Ifigest. L’inaugurazione si terrà mercoledì 25 settembre 2024 alle ore 18.30 alla presenza dell’artista e dei curatori.
Tra il 2023 e il 2024, il ciclo espositivo Homecoming ha indagato il concetto di identità in relazione ai luoghi, esplorando l’idea di ‘casa’ come ritorno alle origini, come riscoperta della propria cultura o delle proprie radici. Con la mostra Solstice di Claudine Doury, a cura di Irene Alison e Paolo Cagnacci, ultimo appuntamento del ciclo, il nostro percorso ci conduce, attraverso le immagini della fotografa francese, alla scoperta di riti antichi ma anche di inquietudini e istanze assolutamente contemporanee: il rapporto tra esseri umani e natura; il dialogo tra presente e memoria; il potere creativo e rivoluzionario della femminilità; il confine sottile tra transizione, perdita, cambiamento e nuovi inizi. Viaggiatrice empatica e sensibile che negli ultimi decenni ha ampiamente documentato regioni come l’Asia centrale, la Crimea e la Siberia, fotografa di grande talento e vincitrice del prestigioso Leica Oskar Barnack Award nel 1999, Doury da oltre un decennio, ogni 21 giugno, intraprende un viaggio che la porta da San Pietroburgo a Maloyaroslavets in Russia, fino all’isola del lago Ives in Bielorussia, a Kaunas, Vilnius e nelle campagne polacche e lettoni, per documentare i riti del solstizio.
Chiamata Kupala dagli slavi, Kupalès dai baltici, la notte del solstizio è una celebrazione tradizionale le cui radici affondano nelle feste pagane legate alle forze della natura e al culto del sole, un evento che accoglie e festeggia il breve periodo in cui i cieli del nord raggiungono il crepuscolo ma mai l’oscurità. Dimenticati nella maggior parte dell’Europa occidentale, i riti pagani del sole, radicati in secoli di storia, sono ancora fortemente sentiti nelle regioni settentrionali dell’Europa orientale. Doury li racconta con immagini misteriose e delicate, in bilico tra la realtà e il sogno, per evocare le forze invisibili che si muovono attraverso questi luoghi in una notte che sembra senza fine e che promette nuovi inizi, e per celebrare il potere espressivo e spirituale della luce.

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