Ancora un episodio di violenza ed intolleranza. Ancora un caso di omofobia. Stavolta è accaduto a San Giovanni Rotondo
Un uomo di 57 anni è stato aggredito a calci e pugni da un gruppo di ragazzini nella notte tra il 10 e l’11 agosto. La vittima stava mangiando un panino al tavolo di un bar. Due adolescenti gli si sono avvicinati, riferendo di essere “anche loro gay”. L’uomo non avrebbe fatto in tempo a dire nulla perché il giovane gli avrebbe strappato dalle mani il panino e la ragazzina lo ha colpito con un pugno in faccia.
La vittima è caduta sbattendo la testa a terra e ha perso i sensi. A quel punto, il branco l’ha presa a calci e pugni. Dopo l’aggressione, gli adolescenti si sono dileguati e il 57enne è stato soccorso dal barista di un locale lì vicino. L’uomo è stato trasportato in ospedale dove è stato medicato: nell’aggressione ha riportato un trauma cranico e lesioni maxillo facciali gravi.
Gli inquirenti sono a caccia del branco. Come affermano alcuni residenti di zona la ragazzina che ha scagliato il pugno sarebbe stata riconosciuta e il suo volto ora tappezzerebbe i muri del corso principale della città dove i cittadini chiedono giustizia.
Ma davvero ci si meraviglia di tanta arretratezza culturale e mentale, di tanta violenza legata all’intolleranza quando sono molto spesso gli stessi rappresentanti istituzionali ad incitare all’odio e fare discriminazione? Possono i giovani essere sensibilizzati ed educati quando, ad esempio, un membro italiano del parlamento europeo, già fattosi conoscere per le sue farneticazioni contro omosessuali, donne e a favore del fascismo, ha, in diretta televisiva, dichiarato di essere disposto a slacciarsi i pantaloni per dimostrare la propria virilità? È un caso non isolato ma una propaga anticulturale ‘generale’ pericolosa e lesiva dei diritti civili.
Fabio De Rienzo