Presente premier ucraino Chmyhal e la first lady Olena Zelensky
Roma, 13 dic. (askanews) – Parigi ospita oggi la conferenza internazionale di sostegno a Kiev, con l’obiettivo di aiutare nell’immediato gli ucraini a superare l’inverno e, a lungo termine, ad avviare la ricostruzione del paese. I lavori saranno aperti dal presidente francese, Emmanuel Macron, e dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in collegamento video da Kiev, e vedranno la partecipazione di “capi di Stato, capi di governo, ministri” di 47 Paesi, ha fatto sapere l’Eliseo. A rappresentante l’Ucraina ci saranno il premier Denys Shmyhal e la first lady, Olena Zelenska. Per l’Italia sarà presente il ministro degli Esteri, Antonio Tajani.
La conferenza si svolgerà in mattinata al Quai d’Orsay e ci concentrerà sugli aiuti internazionali di emergenza, per cercare di consentire al Paese di mantenere in efficienza le infrastrutture essenziali. I relatori della conferenza si concentreranno su cinque aree fondamentali: energia, acqua, cibo, salute e trasporti. Dopo le conferenze di Lugano, Varsavia e Berlino dei mesi scorsi, quella di Parigi vuole tenere conto della nuova strategia russa, che da ottobre ha preso di mira le infrastrutture ucraine con bombardamenti molto intensi.
Domenica scorsa Macron ha avuto una conversazione telefonica con Zelensky sulla conferenza, ribadendo il “pieno sostegno” di Parigi al piano di pace proposto dall’Ucraina. “L’inverno è già qui, abbiamo temperature molto rigide quindi c’è una vera sfida immediata”, ha spiegato l’Eliseo, riferendosi all'”urgenza della resilienza civile dell’Ucraina”.
Il sostegno, finanziario o in natura, “dovrà arrivare in Ucraina prima di metà marzo”, ha aggiunto l’Eliseo, insistendo sul fatto “che ci mancava un meccanismo di coordinamento per gli aiuti di emergenza” per identificare i bisogni ucraini e sapere in tempo reale quali Paese offre quale aiuto.
“L’obiettivo immediato è che la rete elettrica ucraina non crolli, che non ci sia un ‘blackout’ di diverse settimane, che l’acqua non congeli nelle tubature” perché altrimenti queste rimarrebbero fuori uso “fino all’estate”, hanno spiegato Eliseo e Quai d’Orsay. Per questo, lo sforzo è per ripristinare le infrastrutture dopo ogni bombardamento russo in modo che la popolazione possa superare l’inverno.
“Oggi è essenziale garantire la capacità funzionale delle infrastrutture critiche e civili dell’Ucraina, di fronte alle massicce devastazioni provocate dai brutali bombardamenti russi e all’ulteriore minaccia rappresentata dall’abbassamento delle temperature”, ha osservato da parte sua il ministro degli Esteri Tajani, rimarcando che “il governo italiano continuerà a lavorare con tutti i suoi partner, e in tutti gli organismi di coordinamento internazionale, per svolgere un ruolo di primo piano”.