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Pedemontana, Balotta (Ev): Fontana firma contratto capestro

AttualitàPedemontana, Balotta (Ev): Fontana firma contratto capestro

Riparte un progetto vecchio di 50 anni

Milano, 6 dic. (askanews) – Autostrada Pedemontana Lombarda “ha firmato il contratto che prevede l’affidamento della progettazione esecutiva e la realizzazione dei lavori delle Tratte B2 e C al consorzio di imprese guidato dal Gruppo Webuild e partecipato da Impresa Pizzarotti. Un’opera per niente strategica per il territorio lombardo, promossa da Regione Lombardia, che ne è azionista di maggioranza attaverso Ferrovie Nord”. Lo scrive in una nota Dario Balotta, responsabile nazionale trasporti e mobilità di Europa verde.

“Con la firma inizia la progettazione esecutiva delle tratte B2 e C cbe dovrebbero essere realizzate entro il 2026 – spiega Balotta -. L’investimento, di circa 1,26 miliardi di euro, riguarda la Tratta B2, di circa 9,6 km. Che si aggancia alla Tratta B1 già realizzata e si estende dal Comune di Lentate sul Seveso fino a Cesano Maderno. Mentre la Tratta C, con una lunghezza di circa 16,6 km, si estende dal Comune di Cesano Maderno fino all’interconnessione con la Tangenziale Est in Comune di Usmate-Velate. Questo – sostiene Balotta – è un contratto capestro oltre che ambientale, cioè fa partire i lavori sulla base di un vecchio bando di gara (ante crisi), il cui valore di 1,2 mld che aumenterà almeno del 20% a causa dell’impennata dei costi delle materie prime e dell’energia”.

Secondo l’ex sindacalista, “l’avvio dei lavori delle due tratte B2 e C comporterebbe un aggravio di costi di almeno 300 milioni di euro. I maggiori costi si sposterebbero sul nuovo azionista pubblico che controlla la Pedemontana, cioè le Ferrovie Nord (di Regione Lombardia). Per non far fallire Pedemontana e il suo progetto vecchio di 50 anni, la società ha dovuto mettere in cassa 500 milioni arrivati dalla regione Lombardia. Lascia sbigottiti l’idea che la Pedemontana possa uscire dal pantano sotto la guida del gruppo FNM, lo stesso che gestisce con Trenord le disastrate ferrovie lombarde”, conclude Balotta.

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