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“Un futuro da ricordare”, il nuovo libro del magistrato Mirabella

Attualità"Un futuro da ricordare", il nuovo libro del magistrato Mirabella

Un hot case, un romanzo giallo intrigante e affascinante

Roma, 2 dic. (askanews) – Il magistrato catanese Santino Mirabella presenta “Un Futuro da ricordare”: il suo primo romanzo-giallo, un “hot case” edito da Europa edizioni, in cui un fatto accaduto in un tempo molto lontano, allunga le sue ombre nel presente affinché si “chiudano i conti una volta per tutte”.

Scrive nella prefazione Riccardo Landini: “Colpisce e va rimarcata la scrittura dell’autore, così ricca, così policroma e raffinata; si potrebbe dire come da consolidata tradizione siciliana. Non è così scontato imbattersi in un romanzo in cui la lingua italiana sia ampiamente variegata e venga utilizzata con amorosa sollecitudine e profondità di conoscenza”.

Un uomo anziano viene trovato a terra semincosciente da un Metronotte. Farnetica frasi senza senso, parla di un delitto e di un colpevole innocente. Nino, questo il nome dell’anziano, diventa da quel momento “un caso” per la guardia giurata, ex poliziotto, che l’ha salvato e che inizia a indagare sul suo passato. Parallelamente anche Olga, una studentessa di medicina che assiste Nino come volontaria, comincia a fare delle ricerche colpita da alcune foto ritrovate a casa dell’anziano amico. Le due indagini scorrono parallele svelando al lettore un caso intricato e pieno di colpi di scena iniziato molti decenni prima ma che ancora deve essere risolto.

I personaggi poi si muovono nel romanzo simili a ombre dolenti, ritratti scolpiti da un destino che con nessuno di loro è stato e sarà clemente, eppure risultano così vividi, affamati, quasi disperati nella ricerca di un significato all’esistenza stessa. I due protagonisti, l’anziano Nino e Gregorio la guardia giurata, nella perfetta orchestrazione del destino, si incontrano casualmente, sconvolgendo l’uno la vita dell’altro, pur senza scambiarsi che poche parole, pochi sguardi e tanto di quel silenzio che, alla fine risulta insopportabile da portarsi sulle spalle.

Questo libro è “il primo vero romanzo giallo della mia carriera letteraria – afferma l’autore – un hot case ispirato dal titolo e dalla volontà di scrivere una storia raccontata da due punti di vista, una donna e un uomo. Dopo 50 pagine, io e la mia amica con cui stavo scrivendo ci siamo divisi per incompatibilità creativa: io proseguivo a braccio, lei voleva pianificare ogni minimo particolare. E così la parte femminile la ho riscritta e proseguita io. Credo che alla fine tutto combaci, ma occorre anche il lettore, protagonista lui stesso della ricostruzione della trama”.

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